Questo gruppo comprende mais, miglio, orzo, sorgo, grano saraceno, farro, avena, quinoa, riso, teff, kamut, grano che possono essere consumati come pane, riso, bulgur, pasta, tortillas, cereali caldi o freddi, integrali, decorticati o raffinati. I cereali sono ricchi di fibre e carboidrati complessi, oltre a proteine, vitamine del gruppo B, ferro e zinco. Si consiglia un consumo di 5 o più porzioni al giorno, a condizione che siano cereali integrali, non raffinati.
Forniscono vitamina C, beta-carotene, riboflavina, ferro, calcio, magnesio, potassio, fibre e molti composti bioattivi. Le verdure a foglia verde scuro come broccoli, cavoli, senape, cime di rapa, cicoria o cavolo cinese sono fonti particolarmente buone di queste importanti sostanze. Le verdure di colore giallo scuro e arancione come carote, pomodori e zucca forniscono anche beta-carotene, licopene, luteina e altri importanti composti fitochimici.
È preferibile scegliere le verdure crude rispetto a quelle cotte, poiché apporteranno maggior quantità di nutrienti, ad eccezione degli alimenti ricchi di beta-carotene che concentrano questo nutriente quando sono cotti. Quando si cuociono le verdure, meglio stufarle, cuocerle a vapore e cuocerle al forno anziché friggerle, grigliarle o lessarle. La lessatura è in realtà nota per intrappolare i nutrienti nell’acqua, lasciando le verdure abbastanza scarse dal punto di vista nutrizionale, sebbene molto ricche in fibre. Si consiglia un consumo di almeno 3-5 porzioni al giorno. Succhi di verdura cruda e fresca possono aiutare a raggiungere le porzioni quotidiane raccomandate.
Ricca di fibre e vitamina C, ma anche ricca di beta-carotene, licopene e altri preziosi fitochimici, come la quercetina e gli antociani, tutti noti per essere potenti antiossidanti. È preferibile scegliere la frutta intera piuttosto che i succhi di frutta, poiché non contenendo fibre avranno un indice glicemico più alto (vedere piu avanti il significato di “indice glicemico”). Si consiglia un consumo di 2-3 porzioni al giorno.
Per frutta si intende tutti i tipi di frutta, sia fresca che conservata, cruda o cotta e i succhi di frutta ottenuti da estrattore.
Questo gruppo comprende una vasta gamma di prodotti, a partire dal latte, che può essere fornito da mucche, capre e pecore; latte fermentato, come il kefir, lo yogurt, che sono i migliori per la nostra salute; diversi tipi di formaggio, che vanno dai freschi e morbidi a quelli duri e stagionati, come il parmigiano. Forniscono tutti proteine di buona qualità, calcio, vitamina D, ma anche sodio, grassi saturi e colesterolo, quindi non eccedere con il consumo. Si consiglia un consumo di 1 o 2 porzioni al giorno, a condizione che siano a basso contenuto di grassi, fermentati, biologici e a basso contenuto di sale e senza zuccheri aggiunti.
Sono buone fonti di proteine, ferro, zinco, rame, fosforo, ma anche sodio e colesterolo, ad eccezione del pesce, che fornisce grassi considerati “buoni” (vedere la Sezione 2) e iodio, nonché proteine, ferro e vitamina D. Se gli animali sono da allevamento “a terra” o se nel loro mangime viene aggiunta la vitamina B12, allora anche tale vitamina sarà presente nella loro carne. La carne è classificata come rossa o bianca, quest’ultima è raccomandata come più sana, a condizione che sia magra e proveniente da allevamenti biologici. I pesci commestibili possono provenire dal mare o dall’acqua dolce, fornendo grassi “buoni” quando vivono in acque fredde, e iodio se di origine marina. Si consiglia un consumo di 3 o 4 porzioni a settimana per questo gruppo di alimenti.
I legumi includono ceci, soia, piselli, fave, fagioli, arachidi e lenticchie. Sono tutti ottime fonti di fibre, proteine, ferro, calcio, zinco e vitamine del gruppo B, nonché grassi di buona qualità. I legumi possono essere consumati: interi, decorticati, come pasta, farina, hummus e falafel. Si consiglia un consumo di 3 o 4 porzioni a settimana.
La frutta a guscio e i semi oleaginosi sono alimenti completi, che possono contribuire a soddisfare le esigenze quotidiane di molti nutrienti in quanto possono fornire energia, proteine, grassi “buoni”, ferro, calcio, potassio, magnesio, fosforo e preziosi componenti bioattivi, nonché vitamina E, fibre e folati. La frutta a guscio include mandorle, noci, pistacchi, pinoli, arachidi (in realtà sono legumi), anacardi, noci brasiliane, pecan e macadamia, mentre i semi sono di zucca, girasole, sesamo, canapa, lino, papavero e chia. Gli oli sono grassi puri, ottenuti da olive, semi (zucca, girasole, sesamo, canapa, lino), palma o cocco e persino legumi come soia o cereali come il mais, oltre a colza. Tra i grassi di origine animale si elencano burro, panna e strutto; mentre i grassi vegetali solidi possono essere venduti come margarina, che potrebbe non risultare troppo salutare se contiene grassi idrogenati ed oli quale quello di colza.
L’acqua potabile e bevande, quali the, tisane e succhi, contribuiscono per circa il 70-80% del nostro fabbisogno di liquidi e l’acqua negli alimenti rappresenta il rimanente.
Le bevande possono essere alcoliche o meno, con aggiunta di zucchero o meno, a base di estratti vegetali o aromi artificiali, con aggiunta di anidride carbonica oppure semplici. È molto importante scegliere attentamente cosa bere a parte l’acqua, poiché è necessario evitare l’alcol e gli zuccheri liberi.
Lo zucchero è il dolcificante più comune che utilizziamo, ma sono disponibili altri tipi di dolcificanti che sono eccellenti alternative, non solo per zuccherare ma anche per il loro effetto sulla nostra salute. Gli alimenti possono infatti essere classificati in base alla loro capacità di aumentare il livello di zucchero nel sangue usando una misurazione nota come indice glicemico, IG (aumento del livello di glucosio nel sangue rispetto al livello di base durante un periodo di 2 ore dopo il consumo di una determinata quantità di carboidrati, di solito 50 g, rispetto alla stessa quantità di carboidrati in un alimento di riferimento). I valori degli alimenti possono variare da 0 a 100, utilizzando il glucosio come alimento di riferimento, che ha un valore pari a 100; più basso è il loro IG e migliori saranno per la nostra salute. Gli alimenti sono classificati con IG basso quando i loro valori sono compresi nell’intervallo 0-55; medio se i valori GI sono tra 55-70 e IG elevato quando i valori sono nell’intervallo 70-100.
Tornando alle nostre alternative allo zucchero, ci sono edulcoranti con IG molto basso, vicino o uguale a zero, come la stevia, l’eritritolo, lo xilitolo, mentre il fruttosio o lo zucchero di cocco intero vanno da 15 a 35 IG.
Composti bioattivi: sostanze contenute in determinati alimenti che hanno effetti positivi sulla nostra salute, secondo ricerche scientifiche degli ultimi 20 anni.
EFA: acidi grassi essenziali, che devono essere forniti dal cibo poiché il nostro corpo non può sintetizzarli.
Amminoacidi essenziali: devono essere forniti dal cibo poiché il nostro corpo non può sintetizzarli.
Ferro eme: il tipo di ferro contenuto nei prodotti di origine animale.
Grassi Omega: sono distinti dai numeri: 9, 6 e 3; gli omega-9 sono presenti nelle olive, gli omega-6 sono in prodotti animali, soia e frutta a guscio, gli omega-3 sono nei semi (chia, lino), noci, alghe e pesce.
Fitochimici: sostanze presenti solo nelle verdure e che apportano benefici per la salute, secondo ricerche scientifiche degli ultimi 20 anni.
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